Anno Nuovo, Sito Nuovo….

Abbiamo aggiornato il nostro sito web rendendolo più immediato, comunicativo.

Queste le novità principali:

Comunicazione. Immediatezza.

Notizie brevi, concise ma esaustive.

Grande arricchimento di foto e contenuti multimediali.

Indicazione fedele di tutte le attività associative.

Archivio newsletters.

Visualizzazione immediata dei medici volontari.

Accesso immediato e facilitato alle donazioni.

Cronologia degli eventi.

Accesso diretto ai siti degli sponsor.

E ancora di più…..

Adriana Marfella, vicepresidente di cure della Strada, ha voluto intervistare il nostro socio Ing. Michele Fucito che sta dedicando tempo e professionalità alla associazione.

Salve ing. Fucito. Come ha conosciuto la nostra associazione? Salve. Mia moglie me ne ha parlato la prima volta. Lei conosce uno dei fondatori e fu invitata all’inaugurazione nel mese di febbraio, lo scorso anno. Mi sono piaciute l’intuizione, le finalità e le modalità operative prescelte. Mi sono iscritto come socio ordinario e ho fornito la mia disponibilità a contribuire, se possibile, al progetto , nei limiti delle mie competenze di informatica e telecomunicazioni.

Come le è venuto in mente che l’associazione potesse aver bisogno di una persona con le sue competenze ? In realtà anche chi ha raccolto la mia adesione ha mostrato delle perplessità. Già esisteva un sito web e non si riusciva ad immaginare quello che si è reso necessario dopo. Io mi sono reso disponibile per quello che sapevo fare, immaginando che, per gli obiettivi che si prefiggeva l’associazione, forse potevano emergere delle esigenze future.

Cosa intende, “cosa si è reso necessario” ? La volontà di realizzare una gestione trasparente degli aspetti economici, unita alle esigenze logistiche ed organizzative di una molteplicità di elementi quali ad es. medici, pazienti, prestazioni, rendicontazione, conformità alle esigenze di sicurezza e privacy hanno subito fatto emergere la necessità di organizzare in maniera professionale tutta la gestione dei dati che l’associazione inevitabilmente si sarebbe trovata a trattare.

E’ nata così l’idea di realizzare, un database in cui immagazzinare in maniera organica tutti i dati con modalità tali da poter far fronte alle varie esigenze con una serie di strumenti integrati e facilmente utilizzabili tramite una inerfaccia amichevole basata su WEB.

Poi, stabilita una certa consapevolezza delle esigenze, è stato naturale far crescere intorno a questo strumento le necessarie funzionalità per implementare il supporto ai nuovi progetti che si andavano a creare.

Insomma, ha cucito addosso ad ogni progetto un abito telematico “su misura”? Sostanzialmente si. La reale sfida è stata quella di creare, tra le persone che operavano nell’ambito dell’associazione, una sensibilità che consentisse di inquadrare in maniera agevole le esigenze, le complessità e le possibilità realizzative di idee che nella loro sinteticità non lasciavano trapelare i futuri problemi. In questo ho messo a frutto con piacere l’esperienza maturata nei miei numerosi anni di attività nel settore delle telecomunicazioni e della progettazione in ambito industriale.

L’elemento “tempo”. Dove lo trova, come fa? Quando si aderisce ad un progetto come Cure della strada, l’impegno a cui si va incontro diventa una opportunità di contribuire, anche se non capaci a prima vista per i propri limiti, a degli obiettivi alti, quasi una missione; si finisce per essere coinvolti inevitabilmente dallo spirito di solidarietà e di rete proposto dall’associazione. Questo porta ad un’intesa immediata tra chi pensa e chi implementa le varie idee. E’ come parlare la stessa lingua: chi la scrive e chi la legge. Dunque il fattore tempo passa in secondo piano… e poi il segreto sta nel far si che altri possano piano piano crescere e fare da soli ….

Insomma si sente di incoraggiare altri volontari? Certamente. Ad una sola condizione: condividere intimamente i principi ed i valori di tutta l’opera! Sono felice di questa esperienza che mi arricchisce come uomo e come cristiano.

Noi le saremo sempre riconoscenti ingegnere, per l’uomo ed il professionista che é.

Adriana Marfella

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