Con l’ultimo concerto, “Musica per ascoltare”, tenutosi nella Cattedrale di Massalubrense, si è conclusa trionfalmente la rassegna dei cinque appuntamenti voluti con determinazione da Silvana Natale, presidentessa di Cure della Strada (C.d.S.), e dalla Prof.ssa Emma Innacoli che ha immediatamente messo a disposizione la sua enorme professionalità, assumendo il ruolo di direttrice artistica di questa splendida iniziativa nonché una delle prime socie di C.d.S., iniziativa che ha prodotto un poderoso allineamento di energie a più livelli: musicale, umano, solidaristico e culturale.
Indubbiamente, senza di loro nulla sarebbe accaduto, tuttavia anche altre figure sono state assolutamente determinanti a concorrere per la riuscita di queste cinque rappresentazioni.
Quali sono stati dunque gli “attori” che hanno potuto consentire che tutto ciò si realizzasse, oltre a C.d.S., della quale ormai ben si conoscono gli effetti positivi sul territorio della Penisola?
Innanzitutto è stato fondamentale l’apporto dell’ “Istituto ad indirizzo raro Francesco Grandi”, liceo artistico musicale; il plauso va agli studenti, che si sono dimostrati artisti a tutti gli effetti, al personale docente e alla Preside, Prof.ssa Pasqua Cappiello, che con la sua passione per l’arte e la musica ha saputo far diventare questo Liceo un indubbio punto di riferimento culturale per la Penisola.
Come spiega la stessa Cappiello, questo plesso scolastico non nasce oggi, anzi vanta una lunga storia: nasce come Istituto Statale D’Arte – ISA – per volere di Francesco Grandi, ex garibaldino, che sceglierà Sorrento come sua seconda patria; l’ISA ha come pietra miliare un corso serale di disegno, il 5 aprile 1885, svoltosi a P.zza Sant’Antonino nell’ex convento dei Teatini, oggi sede del Comune di Sorrento.
L’ISA si guadagnerà piuttosto velocemente la fama di punto di riferimento assoluto per tutto ciò che concerne l’arte, non solo a livello locale ma anche a livello nazionale, per diventare riconosciuto successivamente in tutto il mondo; il numero degli allievi cresce rapidamente, e oltre al disegno vengono introdotte altre discipline, come la tarsia, la lavorazione dei metalli, l’oreficeria e la fotografia.
Per l’arte dei Metalli e dell’Oreficeria ci dobbiamo rifare alle notizie di viaggiatori e storici del tempo che testimoniano la bravura di ottimi artigiani. Dunque fin dalla sua nascita l’ISA di Sorrento, intitolato al suo fondatore “Francesco Grandi”, può essere definito a ragione, un Bauhaus ante litteram, anticipatore di modelli didattici che oggi si vogliono recuperare, fondendo arte ed artigianato, istruzione e formazione, scuola e mondo produttivo.
Nel 2010 diventa Liceo Artistico con la riforma Gelmini, e nell’anno scolastico 2015-2016 viene aggiunto il liceo musicale, portando a compimento la missione di arte a tutto tondo che si intendeva svolgere da tempo.
Successivamente viene aggiunto l’Istituto Professionale per la sanità e la sicurezza sociale.
Come asserisce la Prof.ssa Cappiello, il Liceo Artistico Grandi ha tre anime: una tradizionalmente artistica, una rivolta al sociale e un’altra ancora rivolta al benessere sociale e della persona in sé.
Fatta questa doverosa premessa, quando è arrivato l’invito da parte della D.ssa Natale e della M.a Emma Innacoli la Prof.ssa Cappiello non ha potuto non aderire, e d’altra parte gli stessi studenti hanno reagito con estremo entusiasmo, per tanti motivi: non solo per esibirsi davanti al pubblico, ma anche per possibili futuri sbocchi lavorativi e per aiutare chi ha bisogno, da tutti i punti di vista, del resto nel titolo del primo concerto – “We play we care” – sono già enumerate le motivazioni sovraesposte.
Non è ahimé un mistero che finora nel nostro beneamato Paese non si è probabilmente esagerato nell’investire in cultura e in istruzione, ciononostante i cinque concerti hanno dimostrato una forte volontà nell’invertire la tendenza, anche perché, come asserisce la Prof.ssa Cappiello, il Ministero dell’Istruzione e del merito (MIM) sembra aver recepito l’importanza di una scuola che non sia solo un insieme di nozioni, e a tale scopo indice dei bandi per premiare chi merita, come anche la SIAE, che ha disposto dei finanziamenti per dei concerti, finanziamento che l’Istituto Grandi ha agganciato, oltre ad altre manifestazioni che non fanno altro che accrescere il valore di questo Istituto, RARO veramente! Motivo per cui il Liceo Grandi ha dunque giocato un ruolo fondamentale nella riuscita di questa kermesse.
E’ stata allo stesso modo importantissima anche la sinergia delle Parrocchie che compongono il territorio, i cui parroci – Don Francesco a Meta, Don Antonino a Piano, Don Cristian a Sant’Agnello, Don Luigi a Sorrento e Don Filippo a Massalubrense – hanno tutti immediatamente aderito all’iniziativa, mettendo a disposizione le loro chiese per l’esecuzione dei cinque appuntamenti.
Se abbiamo potuto assistere a “Musica per C.d.S.” nel suo complesso, non vanno ringraziati solo i parroci ma anche gli i sindaci e gli assessori dei cinque comuni interessati, e precisamente si indicano di seguito.
Per Sant ‘Agnello il sindaco, Dr Antonino Coppola con gli Assessori D.ssa Maria Russo e Dr.Marcello Aversa; per Meta, il Sindaco di Meta Giuseppe Tito e l’Assessore Raffaele Mormile; per Sorrento, il Sindaco Avv. Massimo Coppola e il Consigliere Rossella Di Leva; per Piano il Sindaco Salvatore Cappiello con gli Assessori Giovanni Iaccarino ed Antonella Arnese, oltre al Consigliere Pinella Esposito; infine per Massalubrense il Sindaco Lorenzo Balducelli e l’Assessore Gelsomina Minieri.
Grazie ai sindaci e agli assessori è stato fornito il patrocinio per lo svolgersi delle manifestazioni. Il loro apporto è stato assolutamente essenziale quanto quello dei parroci, senza di loro sarebbe stato tutto molto più arduo.
Nei cinque comuni dove si sono svolti i concerti, come sostiene la D.ssa Mina Minieri, assessore alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Massalubrense, si è potuta constatare una forte coesione tra le varie realtà parrocchiali, coesione di cui ha potuto beneficiare C.d.S. collaborando con i vari parroci. C.d.S. opera a stretto contatto con le varie amministrazioni comunali e le parrocchie per poter fornire prestazioni medico-assistenziali a chi ha bisogno. Oltretutto, chi ha bisogno si rivolge nella maggior parte dei casi proprio alla parrocchia di riferimento, che svolge un ruolo di garante nei confronti di associazioni benefiche come C.d.S, che possono contare su “banche dati” estremamente affidabili.
La D.ssa Minieri aggiunge anche che questi cinque concerti appena conclusi sono da considerare una base di partenza per future iniziative dato che ormai il terreno è più che fertile, a livello istituzionale ma anche a livello parrocchiale e, aggiungiamo, anche a livello musicale, dato che ogni realtà ha aiutato l’altra vicendevolmente.
C.d.S. ne esce assolutamente vincitrice, come testimonia il dr.Gaetano Maresca, chirurgo in pensione e uno dei soci fondatori: ribadendo l’importanza di progetti ormai collaudati come “Farmaco sospeso”, “Prenditi cura di me” e “A casa di Christoff”, il Dr. Maresca sottolinea quanto le cinque rappresentazioni musicali abbiano contribuito a far conoscere ancora di più C.d.S., anche contando su una partecipazione di pubblico sempre più vasta: infatti l’affluenza è stata decisamente superiore alle aspettative, denotando oltretutto che si è saputa catturare l‘attenzione di un pubblico molto preparato.
Passando al concerto conclusivo del 25 maggio 2024, Musica per ascoltare, già dal titolo si deducono i fini solidaristici, come del resto è stato per gli altri tre – Candlelight fa eccezione – infatti non è un titolo scelto a caso. Come suggerisce la direttrice artistica, la M.a Emma Innacoli, con Musica per ascoltare si intende musica per sensibilizzare, per arricchire il nostro animo, per renderlo più sensibile nei confronti di chi è meno fortunato, partecipando più empaticamente al dolore e alla sofferenza: non a caso infatti sensibilità ha la stessa radice di sentire.
Sempre secondo la Innacoli, l’ascolto di un concerto è un momento di convivialità e serenità, ragione per cui diventa più facile sensibilizzare un pubblico che si è comunque dimostrato estremamente partecipe.
Dell’Istituto Grandi si è ampiamente disquisito ma vanno annoverate anche le due Corali, quella della Basilica di S.Maria del Lauro di Meta diretta dal M.o Roberto Altieri, e quella di Sant’Antonino a Sorrento diretta dalla Prof.ssa Valeria Ioviero.
Insomma, un bell’allineamento di energie.
Anche per questo concerto assistiamo a una sapiente scelta dei brani, che spaziano dagli autori classici a quelli moderni, eseguiti magistralmente dalla Prof.ssa Luisa Esposito, docente di pianoforte presso l’Istituto Musicale della Scuola secondaria di primo grado; dalla Prof.ssa Maria Ercolano, soprano ed insegnante di canto, nonché dalla soprano Domenica Marianna Guerriero, diplomatasi solo tre anni fa presso l’ Istituto Grandi di Sorrento ma già con numerose esperienze all’attivo, ad esempio numerose partecipazioni alla Rai in trasmissioni sia radiofoniche sia televisive. Il concerto si apre con “Bist du bei mir” di G.H.Stolzel e J.S.Bach, si prosegue con due Ave Maria, nelle versioni rispettivamente di Camille Saint-Saens e di V.F.Vavilov (Ave Maria di “Caccini”). Bellissimo il brano seguente, “La vergine degli angeli” di Giuseppe Verdi, decisamente adatto per l’atmosfera della serata. Dagli autori classici si vira verso il moderno anche se ormai classico “C’era una volta il west” del M.o Ennio Morricone. Segue “You raise me up” di Rolf Lovland per terminare – apparentemente – con “Amazing Grace” di John Newton. L’esecuzione che pone fine al concerto è “Over the Rainbow” di Harold Arlen, riproposta come bis successivamente alla consegna dei fiori, con una versione leggermente accorciata.
Dunque, che dire? Una vittoria in tutti i sensi.
C.d.S., come riporta la rivista Positanonews, ha raccolto oltre 5.000,00 euro di donazioni, che serviranno per garantire farmaci e beni sanitari agli indigenti, ripartiti tra le farmacie che aderiscono al progetto, ed esami ematochimici con carattere di urgenza, sempre per gli indigenti.
Va ringraziato anche il Pastificio Liguori, il cui apporto come sponsor è stato fondamentale.
Concludendo, rimaniamo in attesa di prossime sfide, che saranno sicuramente sempre più positive!
Autore: Luca Isaja