Nonostante il 12 aprile 2024 sia trascorso da pochi giorni, si comprende che la realtà non è più la stessa.
“We play we care” ha riscosso un successo superiore a ogni più rosea aspettativa, e il Liceo Artistico ad indirizzo raro Francesco Grandi, grazie agli alunni, veri e propri artisti, ma grazie anche al personale docente, alla preside Prof.ssa Pasqua Cappiello e alla supervisione della Prof.ssa Emma Innacoli, direttrice artistica della rassegna Musica per Cure della Strada, ha letteralmente aperto le danze a qualcosa che si rivelerà poi essere un successo strepitoso al termine dei cinque concerti.
Successo musicale ma anche solidaristico, di cui Cure della Strada – C.d.S. – è stata meritoriamente beneficiaria grazie all’impegno della presidentessa D.ssa Silvana Natale e di tutto lo staff medico e amministrativo ai quali ha saputo trasmettere un messaggio ben più che nobile. Successo a livello parrocchiale e a livello politico, ponendo in risalto la notevole coesione tra il mondo ecclesiastico e quello istituzionale, i quali hanno permesso che tutto ciò si svolgesse nel migliore dei modi.
Va altresì sottolineato che le star della rassegna sono stati i musicisti tutti, sia singolarmente sia come componenti delle varie entità che hanno composto la rassegna, entità che la Prof.ssa Innacoli ha saputo armonizzare tra loro dando vita a un maestoso unicum, ma procediamo con ordine.
Dopo “We play we care” si riparte il 24 aprile con “Armonie solidali”, del quale si è potuta godere la fruibilità grazie alla sinergia del dr. Giuseppe Tito, sindaco di Meta di Sorrento,con l’assessore Raffaele Mormile e il Parroco, Don Francesco Guadagnuolo. Siamo appunto a Meta di Sorrento, precisamente nella Basilica di Santa Maria del Lauro; i protagonisti sono la corale di S.Maria del Lauro, diretta dal M° Roberto Altieri e coadiuvato dalla Prof.ssa Ilaria Somma.
Come nella Basilica di S.Antonino, anche qui siamo immersi in una splendida cornice, il tutto ulteriormente impreziosito dalla presentazione del parroco, che esordisce con “Siete a casa vostra!”. Come non rimanere colpiti da un così alto senso di ospitalità?!
Come ci viene illustrato nel sito ufficiale del Comune di Meta, L’Associazione Corale “S. M. del Lauro” si costituisce autonoma da partiti e movimenti politici, non ha scopi di lucro e nasce come aggregazione spontanea di persone, amanti della musica. Il suo obiettivo primario è la cura e lo sviluppo del canto polifonico, religioso e profano, folkloristico e popolare, antico e moderno.
L’Associazione si propone inoltre, di promuovere lo sviluppo e l’incremento della vita culturale locale mediante la sensibilizzazione e l’avviamento delle persone, alla musica sacra e profana in genere. La Corale aderisce ad ogni iniziativa di carattere culturale, educativa e morale che persegua finalità inerenti all’Associazione.
Questa Corale nasce a metà degli anni ’60 e nel 1983 si costituisce in associazione autonoma, di cui attualmente è presidente la Prof.ssa Luigia Cafiero. È diretta dal M° Roberto Altieri dal 1987. Si dedica al canto polifonico, sacro e profano, antico e moderno.
Nella formazione di “Armonie solidali” la Corale si compone di 13 soprani, 8 contralti, 6 tenori e 3 bassi.
“Armonie solidali” è un concerto dedicato esclusivamente alla musica classica: la scelta è caduta sapientemente su “Miserere in Fa maj” di Nicolò Antonio Zingarelli e parti del Requiem in Re min di W.A.Mozart, che hanno composto l’intera rappresentazione.
Il pubblico, accorso numeroso, è estremamente soddisfatto, anche a giudicare dall’entità delle donazioni.
Il terzo concerto è pressoché incalzante, in quanto intercorrono solo tre giorni tra questo nuovo appuntamento, “Stand by me”, e “Armonie solidali”.
E’ il 27 aprile, da Meta ci spostiamo a Sorrento, nella Basilica patronale di Sant’Antonino, a Sorrento, dove ci aspetta il Parroco, Don Luigi, che ha reso possibile questa serata, di concerto con il Sindaco, Avv.Massimo Coppola, e la Consigliera D.ssa Rossella di Leva, che forniscono il patrocinio per “Stand by me”. Anche in questo caso, come nei due precedenti, il titolo del concerto evoca richiami alla solidarietà, coerentemente alla scaletta dei brani e in linea con lo spirito di C.d.S.
Anche qui abbiamo, musicalmente, artisti di indubbio spessore. Innanzitutto il coro della Basilica di Sant’Antonino, forte di 25 elementi; nato nel 1967 per volere di Don Antonio Izzo, il coro è attualmente diretto dalla Prof.ssa Valeria Ioviero. Inoltre, è qui in veste di organista la Prof.ssa Madda Criscuolo.
“Stand by me” ha al suo interno brani di musica classica opportunamente miscelati con autori moderni. Si inizia con “Stand by me”, che dà il nome al concerto medesimo. La versione originale di Ben E.King viene riadattata in versione corale per l’occasione, assumendo una veste decisamente maestosa, così da poter consentire una degna introduzione per il brano successivo, “Nada te turba”, una meravigliosa poesia di Santa Teresa d’Avila, e qui decisamente emozionante. Il brano seguente, “You raise me up”, apre al genere new-age. Scritta dal duo norvegese Secret Garden in collaborazione con Brian Kennedy, compare originariamente nel loro cd “Once in a red moon” del 2001 e riproposta successivamente da oltre cento artisti, tra i quali una delle versioni più famose è quella di Rolf Lovland.
Ancora una volta si cambia genere, dalla new-age ad un brano religioso, nella fattispecie a “Pacem in terris”, una delle encicliche più famose di Papa Giovanni XXIII dell’11 aprile 1963, inneggiante alla pace. Ancora religioso il seguito, si tratta di “Benedicat tibi dominus”, è la cartula di S.Francesco d’Assisi recante la benedizione a padre Leone, scritta nel 1224. Padre Leone, uno dei compagni dell’ultima ora di S.Francesco, in seguito ad una crisi mistica, chiede al Santo una preghiera d’aiuto, che è quella che il coro della Basilica ci regala così magistralmente.
La rappresentazione si chiude con “The prayer”, brano scritto da David Foster e diventata in seguito famosa per le versioni soliste di Celine Dion, incisa nel 1998 nel suo album “These are special times”, e di Andrea Bocelli, inserita nel suo disco “Sogno” del 1999. In seguito verrà eseguita anche come duetto tra i due artisti.
Il concerto è terminato e il bilancio può considerarsi decisamente incoraggiante, sia per il coro di S.Antonino sia per Valeria Ioviero sia per Madda Criscuolo sia per C.d.S., che vede crescere la propria fama. Ma il meglio deve ancora venire e arriverà con “Candlelight”, considerato il concerto meglio riuscito della kermesse, grazie soprattutto alla particolare atmosfera che qui si è respirata.
Nota di curiosità, è l’unico concerto il cui titolo ha espressamente richiamo al tema della serata. Siamo a Piano di Sorrento, e precisamente nella Basilica di S.Michele Arcangelo, grazie al patrocinio concesso dal sindaco Dr.Salvatore Cappiello, con gli Assessori Dr.Giovanni Iaccarino e D.ssa Antonella Arnese, oltre al Consigliere D.ssa Pinella Esposito.
Inutile dirlo, qui l’atmosfera che si respira è MAGICA! Per la basilica in sé, per il concerto a lume di candela, per la scelta dei brani, assolutamente con il tema solenne della serata, ma soprattutto per gli artisti che le andranno ad eseguire.
Qui abbiamo due grandi professionisti, grazie ai quali il concerto riuscirà egregiamente: in qualità di pianista il M° Luca Iacono, attualmente docente di Pratica e lettura pianistica al Conservatorio di Campobasso, e il M° Gianluca Russo come violinista, attualmente docente di ruolo presso l’I.C.Salvemini di Napoli.
La rappresentazione si apre con “La follia” op.5 n.12 per violino e pianoforte di Arcangelo Corelli, segue la “Sonata n.45 op.3” in Do min. Di Edward Grieg, per poi lasciare spazio alla bellissima “Czardas” del napoletano Vittorio Monti, brano del 1904.
Non potevano mancare le musiche del maestro Ennio Morricone, qui con un medley dei suoi successi: Nuovo Cinema Paradiso-Gabriel’s oboe-Playing love-La califfa-c’era una volta il west-Deborah’s theme, portando l’atmosfera ad un livello quasi estatico.
Risulta difficile mantenere questo livello emozionale dopo le esecuzioni del M° Morricone, ma i Maestri Gianluca Russo e Luca Iacono, coordinati dalla Prof.ssa Emma Innacoli, direttrice artistica della rassegna, ci riusciranno perfettamente, facendo cadere la scelta su un autore contemporaneo.
“Candlelight” viene infatti concluso con due hit del torinese Ludovico Einaudi, “I giorni” del 2001, e “Nuvole bianche”, dal disco “Una mattina” del 2003, due composizioni di notevole effetto, rivelatisi decisamente adatti per la chiusura di un concerto che verrà giudicato il migliore dei cinque.
Il pubblico è estasiato e la raccolta fondi riscuote un notevole incremento.
Perciò, tutti soddisfatti, C.d.S., gli artisti tutti, e ultimo ma non ultimo, il pubblico. Avanti dunque col quinto concerto, del quale si parlerà in seguito.
Autore: Luca Isaja