PROGETTO DI CARITÀ e CRESCITA CRISTIANA

E’ un progetto di carità sociale che ha come principale obiettivo, affrontare in modo concreto la povertà e l’emarginazione sociale, raccogliendo fondi per CURARE situazioni di grave indigenza, nelle più dimenticate periferie esistenziali, indicate dalle realtà assistenziali locali.

E’ un invito a sperimentare l’amore fraterno per i “fratelli della strada”su ispirazione paolina e come sottolinea Papa Francesco: con pazienza e perseveranza, al riparo dall’impulsività che porta alla critica, alla condanna, al senso di superiorità, poiché si riconosce e valorizza l’altro come parte ed espressione del Sommo Bene;  Non vantandosi e non gonfiandosi perché la grandezza dell’amore è innanzitutto quella di comprendere il valore dei più deboli;  Che non manca di rispetto, si dispone infatti all’incontro con sguardo amabile perché custodisce con tenerezza i limiti dell’altro; Che “non cerca il proprio interesse”perché nulla deve essere più gradito e disinteressato dell’amore per il fratello della strada. E poi, ancora, “non si adira”, “non tiene conto del male ricevuto”, in un lungo elenco di atteggiamenti positivi che rimandano all’essenza dei rapporti con il prossimo, che è Cristo stesso. Ecco perché “Cure della strada”. 

Il nome  prende anche spunto dalla categoria medica che in modo squisitamente gratuito  si rende disponibile alla raccolta di fondi,  nelle modalità di seguito indicate. 

Il nome implica anche un’altra strada: quella inevitabilmente tracciata dalla carità, tutta individuale,  della personale crescita spirituale. E’ il percorso che libera da un altro tipo di miseria: l’indifferenza, la viltà, la sfiducia, l’avidità, il desiderio di essere ammirati. Sentimenti sempre più accolti nel nostro animo che rappresentano i veri nemici,  interiori, che macchiano il candore battesimale e confondono l’ orientamento del cristiano.

Attraverso i fratelli “ultimi”  comprendiamo che apparteniamo a Cristo,  siamo membra dello stesso corpo,  uguali,   preziosi,  amati e pensati dal Padre per vivere la Sua pienezza già nel percorso terreno.

E’ un progetto di “imprenditoria” dell’amore e del bene: si semina 1 per raccogliere il 100, anche il 200% a qualsiasi livello si viene coinvolti!

Il Progetto è ideato da un gruppo di giovani laici e sperimentato  nel territorio della Penisola Sorrentina e Capri ma,  è aperto a chiunque, laico o religioso, volesse condividere le motivazioni, gli obiettivi, i valori.

I NOSTRI OBIETTIVI

Il progetto “Cure della Strada” ha come principale obiettivo, raccogliere fondi per curare situazioni di grave indigenza, indicate dagli Organi assistenziali di zona.

La modalità eletta per la raccolta è quella di offrire visite mediche di alto profilo specialistico a prezzo agevolato, avvalendosi della preziosa disponibilità di medici volontari.

Tutte le persone coinvolte nel progetto saranno accomunate non solo dall’obiettivo appena esposto, ma anche dalla formazione. Incontri, seminari e convegni a tema guidato, saranno organizzati durante l’anno con lo scopo di riconoscere nell’identità ai valori cristiani, l’unica modalità per operare il bene.

Il Progetto intende operare nell’assoluta trasparenza. Sarà infatti possibile seguire sul sito www.curedellastrada.it non solo l’intera struttura del progetto, le nomine, lo statuto, ma anche il bilancio e l’utilizzo dell’introito.

Ogni anno è previsto un convegno a tema guidato per presentare, informare e divulgare gli obiettivi annuali raggiunti. Rappresenterà anche l’occasione per invitare esponenti politici locali e cittadini, mettere a confronto interventi territoriali per una proficua sinergia. Sarà anche l’occasione per approfondire tematiche sulle periferie esistenziali, la valorizzazione della dignità umana, conoscenza di altre culture, ecc. ecc. Non ultimo la volontà, attraverso il convegno, di presentare l’associazione ai partecipanti, raccogliere sostenitori, soci e proposte per un continuo miglioramento e crescita.

OBIETTIVI SECONDARI

  • Imparare a marginalizzare le proprie problematiche.
  • Esercitare la capacità di trovare soluzioni alle difficoltà di qualsiasi natura, di contro al frequente abbattimento e demoralizzazione.
  • Stimolare rapporti edificanti recuperando la dignità cristiana ed esercitarsi a vedere l’altro come persona da custodire, tutelare e valorizzare, piuttosto come antagonista, avversario scomodo, persona su cui esercitare tutta la propria superiorità morale, economica, sociale.
  • Favorire la programmazione di tematiche di estrema attualità circa i disagi sociali, l’inserimento sociale, l’emarginazione, il pregiudizio, ma anche i disagi giovanili, le dinamiche familiari, il bullismo, il recupero delle agenzie educative, ecc. ecc. e qualsiasi altro approfondimento eletto come tema annuale guidato, necessario ad una crescita sociale e cristiana.
  • Stimolare e favorire la cooperazione, i rapporti e la condivisione degli obiettivi tra laici, religiosi, cittadini, istituzioni, enti, associazioni e gruppi.
  • Stimolare la conoscenza di altre culture al fine di valorizzare il patrimonio artistico-storico e culturale e favorire la dignitosa integrazione degli “stranieri” etichettati troppo spesso come disperati piuttosto che come persone con una precisa identità culturale, politica e storica.
  • Stimolare il dialogo tra laici e religiosi abbattendo i riti e precetti, la sterile chiusura, lo scollamento alla vita quotidiana e la formazione religiosa eclettica, proponendo una formazione religiosa consapevole, adeguata ai bisogni di oggi e di proficua collaborazione dal momento che comune è l’identità cristiana, il Popolo di Dio, la Chiesa come Corpo di Cristo
  • Far emergere realtà di periferie sociale inimmaginabili e offrire una conoscenza reale del proprio territorio in contrapposizione al benessere turistico-economico.
  • Coinvolgere le autorità locali a prendere consapevolezza delle periferie umane e stimolarle a politiche adeguate ponendo la loro attenzione sulla “risorsa umana” loro bene più prezioso. 
  • Dare visibilità ai “fratelli della strada”.
  • Stimolare la crescita cristiana: sostituire alla tradizione e devozione del sacramento, del rito, delle preghiere, delle congreghe, un atteggiamento consapevole del Cristo morto e risorto, da sperimentare e gustare ogni giorno.
  • Stimolare altre realtà alla produttiva e sinergica crescita sociale e cristiana, come possibilità reale e concreta non solo teorica.