PRESENTAZIONE

Il Progetto ha due finalità distinte, ma legate tra loro. La I Parte, vuole affrontare le conoscenze scientifiche sui problemi di dipendenza da alcol e, per riflesso, da gioco e droghe, farmaci, sesso, e tanti altri atteggiamenti ossessivi-compulsivi . La II Partepropone una guida di “auto-aiuto” basata su un metodo, il cognitivo-comportamentale, efficace per prevenire e gestire le dipendenze.

Il Progetto prevede una ragnatela di interventi convergenti su un’unica verità fondamentale che vede nella risorsa umana, il bene più prezioso. Dunque lo studente, diventa protagonista di cure, attenzioni e proposte formative adeguate alla sua dignità poiché giovane risorsa oggi, matura guida, domani.

Oltre alla Scuola convergono al Progetto altre agenzie educative: le Istituzioni politiche; Istituzioni militari (CC, PS); La famiglia; La Parrocchia; le Associazioni a scopi sociali; Medici, Psicologi, Comunità di recupero.

Perché è rivolto agli studenti: Mai come nelle dipendenze, la prevenzione è più utile e certa della cura. D’altra parte i comportamenti acquisiti durante l’età giovanile, molto probabilmente sono destinati a caratterizzare anche l’età adulta. Inoltre i pensieri, i “punti di vista” possono ristrutturarsi durante la formazione della personalità (12-18 anni), tempo oltre il quale è difficile rimuovere convinzioni sbagliate. Per questi motivi, l’intervento in età formativa è imprescindibile dalla sua validità.

Chi fa uso di droghe ed alcol può affrontare il problema solo se lo conosce intimamente. Dunque la parte I è propedeutica alla parte II. La non conoscenza porta ad un sicuro fallimento e ad un’autodistruzione, individuale, sociale. Spezzare il circolo vizioso della dipendenza può essere difficile ma non impossibile, ed è doveroso per un territorio civile che ama la sua gente almeno quanto la sua terra.

Va sottolineato che la comunicazione attraverso i mass-media e la TV (immagini, pubblicità, scene di fiction, ecc…) fornisce informazioni incomplete o addirittura dannose: la pubblicità di uomini affascinanti che consumano drink alcolici e fumano sigarette trasmettono subdolamente l’ideale di uomo vincente ed irresistibile. Oppure propongono l’idea del rilassamento, appagamento e divertimento consumando sostanze alcoliche. Inoltre, quanti giovani non avrebbero mai iniziato a bere o a fumare o a drogarsi, se avessero letto sui giornali o sentito alla TV le conseguenze negative dell’alcol e delle droghe, quando si inizia a fare uso di queste sostanze. Dunque anche la non informazione sui danni e sul rischio di dipendenza può essere un deterrente per il dilagarsi dell’uso di sostanze. Sulle sigarette, da pochi anni si scrive il potenziale rischio-danno. Nelle pubblicità di giochi, anche riconosciuti dallo Stato (lotterie, lotto, gratta e vinci) la sequenza vocale che annuncia il rischio danno-dipendenza, è velocissima, ed è in coda alla pubblicità del prodotto che già ha esposto e trasmesso dei contenuti di divertimento, rilassamento, possibilità di vincere, come persona ed economicamente, quindi ha già convinto lo spettatore a “giocare!”

Queste dinamiche promuovono e accompagnano comportamenti pericolosi, poiché confondono e plagiano una giovanissima personalità. E’ con queste dinamiche di condizionamento che si creano le “mode”, si condizionano gli acquisti, le scelte politiche, fino a prevedere dei comportamenti, a monte studiati, indirizzati e programmati. Sono le stesse dinamiche di condizionamento e plagio che configurano gli estremismi religiosi, politici, sociali…..condizionando e strumentalizzando gli interventi. La proposta del progetto che è allo stesso tempo sfida, è quella di far maturare una coscienza critica verso questi deterrenti sociali di informazione e formazione.

La I Parte del Progetto vuole presentare una sintesi completa e aggiornata di cosa sono le dipendenze. Non si tratta di nozioni teoriche ma, di una sintesi unica, che non si può trovare altrove, data da medici di reparti di tossicologia, responsabili di comunità di recupero, ex dipendenti. Si tratta di un distillato delle conoscenze attuali che oltre ad evidenziare quello che si conosce, vuole evidenziare anche quello che ancora non si conosce.

Il Progetto si sviluppa in 8 punti, ognuno propedeutico al successivo

Punto 1e 2 – Esporre gli elementi di base:

• Come differenziare la “vera dipendenza” da un episodio occasionale di sostanza (alcol, droga, gioco);

• Differenza tra comportamenti sbagliati e comportamenti disturbati, cioè dipendenti

• Criteri utilizzati dai clinici per diagnosticare le dipendenze

Queste informazioni sono indispensabili per chi ha una dipendenza ma anche per chi non la ha personalmente ma conosce qualcuno che vive il problema.

Punto 3 – Spiegare che non si è soli a vivere il problema ma, piuttosto, da dati recenti territoriali, sono numerosissime le persone dipendenti

Punto 4 e 5 – Entrare in profondità nella natura dei problemi di dipendenza con descrizione degli aspetti psicologici, sociali e fisici ed in particolare sui meccanismi di auto perpetuazione oltre agli aspetti che influenzano la vita di tutti i giorni. E’ importante comprendere che ciò che fa sviluppare un problema di dipendenza potrebbe essere diverso da ciò che lo auto perpetua.

Punto 6 – Le più comuni forme di dipendenza: Documenti territoriali

Punto 7 – La personalità del dipendente alcolista: segretezza, assenza di regole, egoismo

Punto 8 – Le diverse terapie usate e la terapia COGNITIVO COMPORTAMENTALE come trattamento più efficace per produrre cambiamenti di lunga durata (programma adottato nei gruppi alcolisti/giocatori/tossici dipendenti anonimi)

La II Parte è un programma di “auto-aiuto” che rappresenta la fase operativa della riflessione, analisi ed interiorizzazione della I Parte.

Il Progetto viene ideato da Cure della Strada e attende un partner ( comuni, scuole, associazioni) che manifesterano la volontà di sperimentarlo sul territorio della Penisola Sorrentina.

PARTI COINVOLTE

Il Progetto crede e propone la convergenza di tante agenzie educative come perno centrale per la gestione delle dipendenze. Si tratta di creare una “rete” operativa basata su due punti fermi. Il primo, che l’uomo è il bene più prezioso con un potenziale altissimo ai fini umani e civili; Il secondo, la fondamentale collaborazione e interazione fra le parti, aderenti tutte alla medesima strategia per prevenire e gestire i problemi di dipendenza. E’ paradossale oltre che improduttivo che le diverse parti sociali agiscano isolate l’una dall’altra, con dispersione di energie, risorse e senza alcun risultato. Pensiamo alle politiche giovanili, a quelle di pari opportunità; ai convegni, numerosi e vari sulle dipendenze; al lavoro estenuante delle forze dell’ordine per tutelare la sicurezza; alle iniziative parrocchiali sempre nuove ed entusiasmanti ma costantemente disattese; ai costi per il ricovero ospedaliero, quando è necessario; ai costi per terapie psicoanalitiche ecc, ecc..

Lo Studente

Prende consapevolezza della sua bellezza di persona e di cittadino e si dispone ad una valorizzazione di sé, dell’altro e di tutti gli ambiti in cui è inserito (familiare, scolastico, relazionale, sociale). Comprende la possibilità di dare un valore aggiunto ad ogni situazione che lo caratterizza e matura una coscienza morale, sociale equilibrata e attenta diventando protagonista attivo e produttivo del suo momento personale, sociale, storico. Con intelligenza direziona forze, conoscenze, esperienze ad una espressione di tutte le sue potenzialità.

Entra nel progetto da protagonista ed aggiunge ad esso un personale valore in termini di lavoro prodotto (video, spot, cortometraggi, riflessioni, interventi, interviste, documenti, percorsi formativi,ecc) che rappresentano l’unico e prezioso momento di valutazione dell’intero progetto.

– E’ consapevole delle dinamiche che vive o a cui è esposto

– E’ educato ad una valorizzazione di sé e dell’altro

– Matura una coscienza critica verso le dipendenze, di contro al fascino del proibito

– Matura una coscienza critica verso i mezzi di comunicazione, i programmi televisivi, i videogiochi, le pubblicità, ecc

– E’ educato ad una analisi e razionalizzazione del rapporto con l’alcol, di contro all’impulso compulsivo

– E’ educato ad una visione sociale fatta di ruoli e relazioni

– Sperimenta la sua centralità e coscienza come protagonista attivo della sua vita, del suo territorio, della sua storia

– Produce interviste, spot, interventi pubblici, propone iniziative, partecipa alle esperienze educative per acquisire e, successivamente, per arricchirle

La Scuola

Agenzia presente, attiva e perfettamente calata nel territorio su cui opera, intende trasmettere contenuti formativi di delicata ed emergente attualità (le dipendenze)assolvendo al ruolo istituzionale in ambito formativo, adeguato ai linguaggi, alle esperienze ed alle scene di una società giovanile moderna. Una scuola che chiede agli adulti la disponibilità a mettersi in gioco: entrare nell’umanità per renderla disponibile al confronto e quindi all’arricchimento.Una scuola che vuole fare squadra per costruire un progetto educativo efficace e condiviso.

– Accoglie e sperimenta il Progetto

– Seleziona il docente referente e gli altri docenti da coinvolgere

-Il docente referente è l’interlocutore unico con le altre parti coinvolte. Nominato dalla Preside e d’intesa con lei, coordina nell’ambito della scuola tutte le fasi di realizzazione. Nomina e coordina il team interno di docenti e alunni, assegnando incarichi e mansioni nel rispetto delle abilità individuali e in funzione degli obiettivi da raggiungere.

– Seleziona le classi IV da coinvolgere

– Stabilisce un punteggio per ogni lavoro prodotto e per ogni esperienza vissuta dagli studenti in ambito progettuale (percorsi formativi), sul territorio. Tale punteggio è riconosciuto nella valutazione finale del percorso ed è riconosciuta dalle Istituzioni politiche locali sotto forma di accesso propedeutico alle proposte formative e ad incarichi/Concorsi sul territorio)

– Programma tempi di applicazione e durata curricolare

– Approva e coordina i percorsi formativi proposti

– D’intesa con lo psicologo, consente per ogni studente, l’attuazione di un percorso formativo tra quelli proposti

Istituzione Politica

Nella piena responsabilità morale e civile di attuare interventi preventivi concreti a favore dello sviluppo armonioso e consapevole del giovane di oggi e quindi dell’adulto di domani. Ogni intervento non elaborato e non ragionato con tutte le agenzie formative e lontano dalle realtà emergenti di bene e di male del mondo giovanile, risulterebbe improduttivo, teorico, inadeguato, anacronistico.

– Accoglie e sperimenta il progetto

-Autorizzano accesso sul territorio agli studenti coinvolti, su richiesta del docente referente

– Consente l’attuazione dei “Percorsi formativi” e propone esperienze

– Nomina un referente per ogni ambito (Assessorato alle pari opportunità, Ass. alle politiche giovanili, vigili urbani, Assistenti sociali)

– Il referente conosce intimamente il progetto, lo condivide e partecipa alla sua realizzazione

– Elabora provvedimenti e incentivi per gli studenti che seguono i percorsi formativi

– Elabora un’anagrafe del giovane a “rischio”non per condannarlo e ghettizzarlo ma per sostenerlo e aiutarlo a valorizzare se stesso, trasmettendo il rispetto dei ruoli

– Avvicina e sensibilizza le famiglie dei giovani a “rischio”

– Accolgono iniziative e/o proposte degli studenti

– Propone sanzioni severe a coloro che somministrano alcolici a minori

– Propone tasse comunali salatissime per sale giochi e locali notturni per minori

– Aumenta i controlli su gestori di bar, locali notturni, sale giochi, ecc

– Propone campagne pubblicitarie ed informative sui rischi Salute/Dipendenze

– Tesse rapporti con la Scuola e mostra interessamento ai giovani, cittadini e politici di domani, con visite periodiche in Istituto

– Tesse rapporti con la Scuola e con tutte le parti coinvolte accogliendo esperienza, segnalazioni e proposte

– Trasmette l’idea di una forza presente e attiva nella quale i giovani possono confidare ed eleggere a riferimento indipendentemente dall’identità politica

Istituzione Militare

Quanto sarebbero scoraggiati i giovani al bere o a vivere altre degenerazioni se sapessero che un poliziotto e/o un carabiniere lo “curasse” da lontano, si informasse sulla famiglia, con i professori, con il Parroco, ecc…. Non nello spirito del segugio, ma nello spirito di “prendersi cura”nel rispetto del ruolo preventivo di controllo sul territorio.

– Rivisita ed amplia il concetto di “Prevenzione”

– Accoglie e sperimenta il progetto

– Consente l’attuazione dei “Percorsi formativi” (tirocinio presso l’ufficio denunce e/o presso la sede centrale e/o testimonianze degli ufficiali)

– Nomina un referente per ogni ambito (Ps, CC, GdF) e per ogni plesso scolastico

– Il referente conosce intimamente i contenuti del progetto, lo condivide e partecipa alle fasi di realizzazione

– Elabora procedure di controllo giovanile atte a scoraggiare l’uso anche occasionale, di sostanze

– Tesse rapporti con la Scuola e cura un interessamento ai giovani con visite periodiche in Istituto

– Crea un’anagrafe dei giovani “a rischio”

– partecipa alla rete di dati e/o anagrafe dei giovani “a rischio”

La Famiglia

E’ la cellula della società. Ha un ruolo fondamentale e strategico per il successo e la svolta, il cambiamento. Deve prendere consapevolezza del ruolo fondamentare che ricopre e del tramite con le altre agenzie educative delle quali riconosce il prestigio, l’esperienza e il ruolo formativo. Una famiglia coinvolta è improbabile che si opponga o sia di ostacolo a tutte le correzioni educative e, fa tesoro di tutte le iniziative che accoglie come opportunità

– Autorizza la Scuola a coinvolgere al Progetto i propri ragazzi

– Autorizza la rete di dati personali squisitamente a fini educativi

– Può avere accesso facoltativo a tutti gli incontri e/o iniziative

– Incontra psicologi ed esperti su indicazione degli addetti ai lavori

– Partecipa alla rete di agenzie educative

– Viene sempre informata su tutti i dati, e le informazioni “della rete” relative al proprio familiare

– Viene istruita sui talenti e requisiti e potenzialità del proprio familiare

– Viene istruita sui Percorsi formativi consigliati al proprio familiare, ai quali può prenderne parte

La Parrocchia

Vive l’esortazione di Papa Francesco di Chiesa missionaria in uscita, abbandonando l’idea di struttura separata dalla gente e rivolta a pochi eletti. E’pronta ad orientarsi e a coltivare un rapporto costante e reale con le famiglie, con la vita dei giovani, con le autorità, con le istituzioni, integrata nelle dinamiche sociali e in ascolto di tutte le agenzie educative e le parti sociali, dialogando in modo elastico e dinamico favorendo la risposta positiva da tutti gli interlocutori ai quali Gesù offre la Sua amicizia.

– Il Parroco vuole conoscere i suoi ragazzi perché li ama

– Mostra apertura e adeguatezza e linguaggio pertinenti ai tempi che cambiano

– Promuove la valorizzazione di sé e dell’altro, ad ogni livello si viene coinvolti

– Invita a vivere responsabilmente il ruolo di educatori troppo spesso chiusi nelle loro certezze e poco disponibili all’ascolto

– Educa a rompere ogni schema e sfuggire ad ogni previsione

– Educa alla diversità di stili, di pensiero, di cultura, di formazione ma accomunate dal rispetto dell’altro

– Favorisce l incontro generazionale come bellezza, opportunità, crescita vicendevole

– Trasmette che è possibile mettere un un punto e iniziare daccapo

– Educare alla responsabilità personale del rapporto con Dio

– Organizza dibattiti aperti tra le parti per educare ad altre prospettive

Le Associazioni a Scopi Sociali

Rappresentano la parte attiva del sociale. Concretizzano gli orientamenti adeguando gli obiettivi alle potenzialità troppo spesso teoriche e irreali. Sono il vero collante tra le parti in causa.

– Creano rete

– Promuovono e condividono esperienze

– Valorizzano persone e territorio

– Consentono la comparazione di dati ed esperienze

Le Comunità di Recupero

Conoscitrici esperte del fenomeno dipendenze, contribuiscono a testimonianze reali, coinvolgenti e propongono valutazioni e soluzioni adeguate del problema, unitamente ai medici e psicologi.

– Testimonianze

– Esperienze

– Suggerimenti

Medici

In particolare i medici di reparti di tossicologia.

– Esperienze

– Testimonianze

– Metodi di disintossicazione ospedaliera

Psicologi

– Esperienze

– Valutazione delle personalità e adeguatezza dei suggerimenti correttivi

Suggerimenti corettivi

Sono proposte esperienziali da suggerire ad alcuni studenti, selezionati e indicati dalla scuola di appartenenza su criteri interni. Si tratta di percorsi individuali, al fine di coinvolgere e sensibilizzare lo studente scelto sul profilo emotivo e psicologico.

– Tirocinio presso comunità di ragazzi disabili

– Tirocinio presso “uffici denunce” per la raccolta di dati e testimonianze

– Tirocinio gruppi di auto-aiuto

– Preparazione di uno Spot pubblicitario contro le dipendenze (minimo 15 ore)