E’ un vero e proprio fare squadra, di concerto appunto al mondo strettamente musicale e quello di CdS.
Così infatti principia la D.ssa Rossella di Leva, assessore per le politiche sociali al comune di Sorrento: Noi, istituzioni, ringraziamo voi (Grandi e CdS) che ci proponete di aderire a GiC. Per i ragazzi questo progetto è un percorso a doppia valenza, sia perché avranno modo di sperimentarsi col pubblico sia perché si approcciano alla solidarietà sociale: i ragazzi con i loro concerti consentiranno a CdS di raccogliere fondi per le loro finalità sociali, finalità importantissime specialmente in un momento difficile come questo, in cui la sanità pubblica è oltremodo deficitaria, e qui CdS è importantissima perché sopperisce ai tempi lunghissimi per avere una visita pubblica. Ringrazio tutti: gli insegnanti aiutano i ragazzi, i ragazzi “curano” CdS, CdS cura gli ultimi, è insomma una catena umana importantissima.
Prosegue la D.ssa Mina Minieri, assessore alle politiche sociali del Comune di Massalubrense: Normalmente ci definiamo per ruoli singoli: io sono un musicista, io sono un vescovo, etc. Ma invece dovremmo consapevolizzare che siamo un pò tutto contemporaneamente: se sono un musicista sono insieme anche un bravo cristiano, un buon padre di famiglia e così via. Noi aderiamo con gioia a GiC, aderire a questo progetto è un dovere, perché dietro le cifre raccolte da CdS ci sono dei volti, dietro a dei pacchi di pannolini si nascondono delle famiglie.
Sulla stessa lunghezza d’onda si esprime il Dr.Gianni Iaccarino, vicesindaco del Comune di Piano di Sorrento: Siamo noi a sentirci onorati per averci proposto di aderire a GiC, e vi ringraziamo per quello che fate. Le istituzioni hanno il dovere di ascoltare e rendere concrete alcune cose. Fare rete nella solidarietà è una cosa meravigliosa, a maggior ragione quando a essere protagonisti sono i giovani, che nel caso specifico possono contare non solo sull’età ma anche sull’arte, sulla musica e sulla cultura. Insieme a CdS state facendo un lavoro eccezionale, non in maniera teatrale e scenica banalizzando il tutto come ahimè troppe volte dobbiamo prendere atto, ma in modo silenzioso e trasparente, potendo contare su una grande rete di solidarietà.
Considerazioni molto simili anche da parte della D.ssa Rossella Staiano, assessore alle Politiche Sociali del comune di Vico Equense: Sono molto lieta di poter partecipare insieme agli altri rappresentanti non solo politici, ma anche del clero. Sono molto contenta di aver potuto conoscere la D.ssa Silvana Natale e la sua associazione, e sono molto emozionata per questo progetto GiC, perché è un progetto che sento molto. In un momento in cui la sanità pubblica versa in grande difficoltà, sapere di avere a disposizione medici volenterosi che prestano gratuitamente il proprio operato ci fa sentire orgogliosi, felici e un pò più sereni. Per me la salute è al primo posto, in quanto è motivo di speranza per la nostra cittadinanza.
L’ultima a prendere la parola è l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Piano di Sorrento, D.ssa Pinella Esposito, che conclude: La grandezza di questo progetto GiC, per il quale ringrazio la D.ssa Silvana Natale è visibile proprio questa mattina perché vedo una rete così fitta e così ben tessuta in seguito alle istituzioni presenti, dai medici, dai professionisti e dai musicisti. La presenza di questa rete è uno degli obiettivi raggiunti da questo progetto. Ringrazio tutti voi, i ragazzi, i docenti, insomma la scuola che rappresenta il futuro. Dobbiamo insegnare loro a percorrere queste orme, così che gli ultimi possano diventare i primi.
Rileviamo che come per i docenti e le istituzioni, anche da parte del mondo ecclesiastico è presente il medesimo unicum, qui ulteriormente rafforzato e rappresentato dal responsabile territoriale Caritas, Don Francesco Guadagnuolo, che sostiene: Vi ringrazio per l’invito. Tutto nasce venti anni fa dal centro di ascolto nella zona di Meta e Piano, per poi espandersi nel resto del territorio. Il tentativo che facciamo è quello di superare il puro assistenzialismo, preferendo interventi concreti, senza corrispondere direttamente soldi, ma corrispondendo l’ammontare degli affitti ai proprietari, per esempio.
Sono qui a testimoniare che tutto quanto esposto finora è concreto. In questi venti anni in tanti hanno cercato di fare rete ma solo CdS ci è riuscita.
L’unicum non poteva concludersi in modo migliore se non con la benedizione di Sua eccellenza il vescovo, Mons.Francesco Alfano, che chiosa: Benedire significa prestare la voce a Dio che dice bene di noi e risponde alle nostre domande. Ma che domanda abbiamo da fare noi a Dio? Io le riassumerei in una: che dobbiamo fare noi per salvare il mondo? Perché il mondo così com’è non ci piace. Non abbiamo fiducia nel futuro e la lista è lunga. Dobbiamo dire “non ci sta più niente di fare?”, e qui viene il mio compito. Dio oggi ci ha risposto così: “Sappiate suonare e cantare, danzare. Trasformate il mondo a partire dalla bellezza che portate nel cuore e dall’energia spirituale che vi permette di ritrovare voi stessi, di mettervi insieme, di valorizzare ogni carisma, di non pensare più solo a voi. Non è solo un’evasione personale o di gruppo per dire quanto siamo bravi, ma la possibilità di trasformare la realtà rendendola bella, perché quando c’è qualcosa di bello viene anche a noi da cantare. Cantiamo insieme, facciamoci aiutare in questo luogo che è una palestra di arte, e che sia insieme ad altri una possibilità concreta, come quella di oggi, di mettere insieme tante espressioni, giovani e adulti, professioni diverse, fino ai medici. Tutti insieme possiamo dire no a un mondo che non ci piace, e ancora di più possiamo dire sì a un percorso fatto di strade impegnative e faticose ma feconde che possiamo percorrere insieme, per il presente e per il futuro. Ed è in questo modo che io vi benedico.
Quindi, avanti tutta! Non vediamo l’ora che arrivi il primo concerto.
Autore: Luca Isaja