2a Edizione “Grandi in concerto”: è “UNICUM!!!” – parte 1a: Mondo musicale e associazione Cure della Strada

Il 25 maggio 2024, al termine dell’ultimo concerto Musica per ascoltare, ci si augurava che questo fosse il preludio di altre sfide dai risultati sempre più positivi. A distanza di quasi un anno, si ha la netta sensazione che non solo questo accada, ma che possa tranquillamente superare le più rosee aspettative.
Questo è quello che si è percepito l’11 aprile 2025 durante la presentazione della 2a edizione della rassegna, denominata Grandi in concerto – da qui in poi denominata GiC – in quanto emerge prepotentemente una sostanziale differenza rispetto alla rassegna del 2024, nella quale sono confluiti dei singoli soggetti – i parroci, i sindaci con i loro staff, la direttrice artistica, la Preside e CdS nella persona di Silvana Natale, ognuno dei quali ha concorso singolarmente alla riuscita della rassegna.
Infatti, con l’incontro dell’11 aprile 2025 si è compreso che a distanza di appena un anno gli stessi soggetti ora costituiscono un unicum, sentimento che costituisce una valida premessa per una perfetta riuscita dei concerti, e questo si evince da tutti gli interventi, che pur con voci diverse hanno suonato la stessa musica.
Questa sensazione è già netta con l’intervento della Prof.ssa Pasqua Cappiello, preside dell’Istituto Grandi, che introduce l’incontro, puntualizzando un concetto ben preciso, organizzare la speranza: La musica vista non solo come spettacolo, ma come mezzo per arte, solidarietà e partecipazione sociale, anzi! La musica non è solo spettacolo, ma può diventare solidarietà e può diventare voce per chi voce non ne ha. GiC è importante non solo perché è un progetto artistico ma anche perché promuove la solidarietà e la formazione in tal senso: fare il bene fa nascere nei ragazzi la speranza di poter costruire un mondo migliore, e per di più, nel potercela fare anche da soli a costruirlo, rendendo la speranza non più un qualcosa di vago, ma di organizzato.
La nostra è una scuola in uscita, cioè non arroccata in sé stessa, ma proiettata verso il mondo esterno, che vuole insegnare ai nostri ragazzi come stare felicemente al mondo, e che a loro volta possano insegnare come far stare gli altri felicemente al mondo.
La rotta è inequivocabilmente tracciata; a questo punto il testimone viene passato alla D.ssa Silvana Natale, che prosegue in perfetta sintonia con quanto espresso finora, a seguito di un intermezzo musicale dei ragazzi con il maestro Tonino de Rosa.
Oggi è una giornata splendida – così esordisce – questo intermezzo musicale ha ulteriormente sottolineato come possiamo non solo già beneficiare di una florida relazione territoriale tra le istituzioni religiose e civili insieme alla scuola con i docenti e gli studenti, ma anche godere di un’armonia fatta di amore per i giovani e per la cultura, che sono proprio i valori ai quali ci ispiriamo come associazione, che ha un’identità cristiana. I nostri progetti, tra cui Farmaco sospeso, sono ben strutturati in rete, per noi è appunto fondamentale fare rete col territorio, nessuno può muoversi da solo. Il fine ultimo che motiva l’esistenza dei nostri progetti è aiutare le persone in difficoltà, e intendiamo mantenere purissimo questo obiettivo, come i ragazzi che abbiamo appena ascoltato. Per perseguirlo ci avvaliamo delle parrocchie: nessuno più dei parroci ha il polso della situazione, anche perché, a loro volta, dispongono di una rete Caritas straordinaria. A testimoniarlo è qui presente Don Francesco Guadagnuolo, l’esponente territoriale Caritas, che ringraziamo. Come se ciò non bastasse, tutti i sindaci dei comuni del territorio – da Castellammare di Stabia a Massalubrense con Capri – si sono mostrati estremamente disponibili alla realizzazione del progetto GiC, che va oltretutto a supportare una sanità pubblica sempre più in difficoltà, in tutta Italia ma in special modo nel nostro territorio.
Ciò affermato, la D.ssa Natale passa la parola alla direttrice artistica della rassegna, la M.a Emma Innacoli, che così asserisce:
Tutte le reti di aiuto agli ultimi nascono in parrocchia. Il liceo musicale è un’opportunità di ricevere un’istruzione musicale qualificata gratuita. Nel caso specifico, gli insegnanti del liceo musicale Grandi sono artisti affermati, jazzisti a livello internazionale, cantanti lirici che si esibiscono nei teatri italiani più famosi e non solo italiani.
Prosegue la Prof.ssa Annalisa Pepe, coordinatrice del corpo docenti: La musica è il mezzo più potente per curare l’anima, per questo motivo la musica ben si sposa con le iniziative di CdS. Noi del corpo docenti abbiamo accolto con grande gioia questa opportunità, anche perché abbiamo colto la possibilità per i nostri alunni di potersi misurare col pubblico. Abbiamo ragazzi molto bravi che però hanno difficoltà ad esibirsi davanti ad un pubblico competente, e questa è un’opportunità per loro. Abbiamo pensato ad un’offerta variegata, che vada dalla musica classica alla musica pop.
Se possiamo godere appieno di questa seconda edizione molto dobbiamo alla M.a Emma Innacoli, che aggiunge: Quando Silvana Natale mi ha proposto di dirigere questa seconda edizione ho espresso il forte desiderio che la rassegna fosse esclusivamente per il liceo musicale Grandi, che seguo con da dieci anni con molta passione…Quello che si fa per i giovani è lanciare un seme per un futuro migliore.
Fin qui gli interventi dei docenti e della D.ssa Natale. I commenti da parte dei soggetti istituzionali ancora di più evidenziano una coralità di intenti e la ferma volontà di procedere in un’unica direzione, insomma un vero e proprio fare squadra, come si può constatare nella parte successiva.

Autore: Luca Isaja

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