








Eccoci al penultimo concerto – avrebbe dovuto essere l’ultimo in quanto il secondo, che diventerà l’ultimo, era stato rimandato per motivi tecnico-organizzativi. Nonostante ciò, si percepisce che l’intenzione era di celebrare RE-CORD come ciliegina sulla torta di una rassegna perfettamente riuscita, e per vari motivi:
1) l’unicum di intenti derivante dalla perfetta sinergia a livello politico, istituzionale ed ecclesiastico è stato ulteriormente rafforzato dall’ingresso del Comune di Capri, oggi rappresentati dal Sindaco, dr.Paolo Falco, e dal Dr.Salvatore Ciuccio, assessore con varie deleghe tra cui quella alle politiche sociali. Entrambi esprimono la loro più sincera gratitudine per essere entrati a far parte del circolo virtuoso che nel tempo Cds ha saputo creare, anche se contemporaneamente siamo noi a ringraziare loro che ci hanno messo a disposizione questa magnifica sala congressi e che quindi hanno contribuito a rendere possibile lo svolgimento di RE-CORD;
2) per l’ubicazione del concerto: siamo nella sala convegni del Comune, sala dove si respira un’atmosfera magica, anche perché siamo a Capri, isola che tutto il mondo ci invidia;
3) per la scelta dei brani nonché per le relative esecuzioni, perfette come ormai gli allievi, ex allievi e docenti dell’Istituto Grandi ci hanno abituato, insieme alla Ma Innacoli, che ha curato la rassegna sapientemente, con una scelta estremamente ampia e variegata dei brani che hanno caratterizzato i concerti.
Il primo intervento è del Dr.Paolo Falco, al quale segue a ruota quello del Dr.Salvatore Ciuccio; prendono quindi la parola, nell’ordine, la D.ssa Silvana Natale, la Prof.ssa Cappiello e la Ma Innacoli, che introduce il concerto di stamattina – non è stato possibile rappresentare RE-CORD nelle ore serali, contrariamente ai concerti precedenti – presentando i due artisti di stamattina: il giovanissimo e talentuosissimo violinista caprese Mirko Vitello, ex allievo del Grandi e studente del Conservatorio di Salerno, insieme alla Prof.ssa Annalisa Pepe al pianoforte.
RE-CORD si apre col brano Melodie da Orfeo ed Euridice Wq.30 del compositore tedesco Christoph Willibald Gluck (N.Erasbach, 1714 – M. Vienna, 1787).
Attivo soprattutto come operista, Gluck è considerato uno dei maggiori iniziatori del Classicismo – movimento musicale sviluppatosi prevalentemente a Vienna nella seconda metà del ‘700, storicamente tra il Barocco e il Romanticismo.
Attraverso nuove e radicali opere, come Orfeo ed Euridice del 1762 e Alceste del 1767, riforma l’opera seria, da tempo in declino, semplificandone la trama e cercando un sostanziale equilibrio tra musica e canto; questo progetto, portato avanti insieme al librettista italiano Ranieri de Calzabigi, assume il nome di Riforma Gluckiana, riforma che avrà grande fortuna, influenzando notevolmente molti compositori, tra i quali Berlioz e Wagner.
Il brano qui eseguito è la 1a scena del 3°atto, dove compare l’aria più famosa dell’intera opera: che farò senza Euridice.
Qui Orfeo canta la sua disperazione: ha appena provocato la morte della sua consorte Euridice guardandola negli occhi, contravvenendo alle condizioni impostegli dagli dei, che l’avevano fatto appena tornare in vita, purché Orfeo non esprimesse alcun sentimento nei suoi confronti, neanche uno sguardo, e che non esternasse neanche una virgola su questo terribile divieto. Motivo per cui, pur essendo entusiasta che Euridice era appena tornata in vita, Orfeo non poteva né guardarla né abbracciarla, innescando erronamente in Euridice una sensazione di mancanza d’amore e un sentimento di angoscia, che spingerà Orfeo a compiere questo insano gesto, inducendolo poi a darsi anch’egli la morte per riunirsi con lei nell’Ade.
Di seguito vengono eseguiti i due brani della Sonata per violino n.21 in Mi min K1 304, Allegro e tempo di minuetto, di W.A.Mozart.
Viene composta nel 1778 a Parigi, tra l’altro nel momento in cui sua madre era appena deceduta, fatto che si percepisce vivamente in questa sonata, che oltretutto è l’unico lavoro strumentale che Mozart esegue in Mi minore, e una di tre sonate per violino che il musicista esegue in chiave minore, le altre due sono la K.59 e la K.60.
Si prosegue con la Romanza Andante ma non troppo, del violinista e pedagogo polacco Henryk Wieniawski, vissuto tra il 1835 e il 1880, e considerato tra i violinisti più illustri della storia.
Andante non troppo in SIb maj è il secondo di tre movimenti del Concerto per violino n.2 – gli altri due sono: 1) Allegro moderato in REmin e 3) Allegro moderato-allegro con fuoco in REmin – REmaj.
Iniziato probabilmente nel 1856, anche se la prima esecuzione è avvenuta avvenne il 27 novembre 1862 a San Pietroburgo sotto la direzione di Anton Rubinstein, viene scritto durante il periodo relativamente stabile della residenza di Wieniawski a San Pietroburgo. il Secondo Concerto per violino in Re minore, op. 22, considerato la sua opera migliore, rimane uno dei concerti per violino più popolari del periodo romantico, memorabile per le sue melodie e armonie sontuose e toccanti.
RE-CORD si avvia alla conclusione con i brani Andante scherzoso più allegretto e Allegro molto, tratti dalla Sonata in LAmin n.4 op.23 di Ludwig Van Beethoven.
Questa sonata, comunemente chiamata Appassionata, viene composta tra il 1804 e il 1805, forse il 1806. La prima edizione è pubblicata a Vienna nel febbraio 1807, l’autore la dedica al conte Franz von Brunswick.
Per Beethoven l’Appassionata è la sua sonata più bella sonata, insieme alla successiva Op.78.
RE-CORD è così giunto alla conclusione, con lunghi e meritatissimi applausi per entrambi i concertisti.
Appuntamento, a questo punto, all’ultimo concerto.
Autore: Luca Isaja