12 Aprile 2024: “We play we care” per andare “oltre”

Il viceparroco della Chiesa di Ss.Prisco e Agnello don Cristian
Il viceparroco della Chiesa di Ss.Prisco e Agnello don Cristian
Il giornalista Lucio Esposito con la D.ssa Pasqua Cappiello
Il giornalista Lucio Esposito con la D.ssa Pasqua Cappiello

 

La D.ssa Silvana Natale col Sindaco di S.Agnello Dr.Antonino Coppola
La D.ssa Silvana Natale col Sindaco di S.Agnello Dr.Antonino Coppola
Il giornalista Lucio Esposito con la M.a Emma Innacoli
Il giornalista Lucio Esposito con la M.a Emma Innacoli

 

Venerdì 12 aprile 2024, si è assistito all’esecuzione del primo di cinque eventi musicali che costituiscono nel loro insieme il progetto “Musica per Cure della Strada”, nato dalla sinergia tra la fondatrice e presidentessa dell’Associazione D.ssa Silvana Natale e la professoressa Emma Innacoli, stimatissima musicista nonché docente di canto al Conservatorio S.Pietro a Majella a Napoli, in questa sede direttrice artistica.
Perché “We play we care”? Come sottolineato dagli stessi studenti, per suonare e allo stesso tempo per prendersi cura degli altri: nello stesso momento in cui si suona viene alleviata l’anima, per cui non solo assistenza materiale, ma anche spirituale, per renderla completa.
Questo primo concerto si è tenuto a Sant’Agnello, nella chiesa di Santi Prisco e Agnello, eseguito dagli allievi del liceo artistico musicale Grandi di Sorrento, più precisamente Istituto superiore ad indirizzo raro Francesco Grandi. Non è difficile capire il motivo di tale denominazione: la rarità non consiste esclusivamente nell’esistenza di un liceo artistico dove si insegna anche musica ad alti livelli, ma anche nell’ambiente che lo caratterizza: insegnanti estremamente bravi e motivati che sanno determinare un’atmosfera fantastica. Questo splendido insieme è coadiuvato dalla D.ssa Pasqua Cappiello, preside dell’Istituto.
Quindi chi ha fatto sì che questo evento si sia potuto verificare così grandiosamente?
Cure della Strada (C.d.S.), innanzitutto: nata nel 2019 con soli 7 medici specialisti e oggi con ben 34 all’attivo, ha come scopo principale quello di andare incontro a chi è bisognoso di cure non solo mediche, ma anche di assistenza economica dato che non tutti possono permettersi dei medicinali, neanche ahimé quelli a prezzo contenuto, cosa che accade sempre più spesso; tuttavia, grazie a progetti come “Farmaco sospeso”, “Prenditi cura di me” e molti altri, C.d.S. ha ottenuto nel tempo consensi sempre più estesi da parte delle istituzioni locali, dei parroci e anche delle scuole.
Vale la pena sottolineare che C.d.S. può destinare tutto il ricavato delle offerte a chi ha veramente bisogno, a differenza delle grandi associazioni umanitarie che ne devolvono solo una piccola parte per poter mantenere strutture burocratiche che C.d.S non ha, motivo per cui per poter operare in piena serenità C.d.S. ha bisogno di raccogliere fondi anche per l’acquisto di macchinari, spese di viaggio e tutto ciò di cui un centro medico deve poter disporre in mezzi e misure adeguate.
Ed è a questo punto che subentra la Prof.ssa Innacoli. Silvana Natale, avvalendosi dell’amicizia di lunga data che intercorre tra loro, le chiede se è il caso di iniziare un programma di concerti per poter operare una raccolta fondi per l’associazione.
La Innacoli, una delle prime socie di C.d.S. nonché sostenitrice in maniera pressoché assoluta di questo “mondo”, aderisce con fervente entusiasmo alla proposta di Silvana Natale, anzi è estremamente determinante per la nascita di questo progetto. Ed ecco allora scaturire come prima conseguenza il coinvolgimento degli allievi dell’Istituto Francesco Grandi, “i miei beniamini”, come dichiarerà al giornalista Lucio Esposito della rivista Positanonews.
Allievi che si sono dimostrati bravissimi, grazie anche alla D.ssa Pasqua Cappiello. Anche lei, una volta venuta al corrente nei dettagli riguardo a quanto propone C.d.S., ha aderito con gioia all’invito della Natale. Intervistata anche lei da Lucio Esposito, ha lasciato trasparire il suo amore per questi ragazzi che hanno voglia di emergere, come è doveroso e sacrosanto. La sua dichiarazione “Niente è più entusiasmante dei ragazzi quando fanno qualcosa per cambiare la società” lo dimostra ampiamente, aggiungendo anche che presto Sorrento avrà una sua orchestra, il che significa, oltre che posti di lavoro, un andare incontro agli altri “artisticamente”.
Tra le varie testimonianze vale la pena citare l’emozionantissimo intervento del viceparroco Don Cristian che funge da introduzione al concerto: prendendo spunto dalla notizia che l’aborto è diventato un “diritto fondamentale”, definisce come unico diritto fondamentale reale quello verso la vita, esortando i ragazzi ad essere “erotici” perché portatori d’amore attraverso la musica e attraverso gli strumenti musicali, le loro armi. Un discorso universale quello di don Cristian, che andrebbe sempre tenuto presente. Ha perfettamente ragione quando sostiene che la musica è vita, e con la vita bisogna combattere tutto ciò che è mortifero. Veramente grazie di averci regalato queste splendide parole, Don Cristian.
Estremamente importante anche l’intervento del sindaco di S.Agnello dr.Antonino Coppola, il quale si è dichiarato sorpreso di aver trovato la chiesa così piena e con così tanta partecipazione. Evidentemente questo è il risultato di tante energie positive che partendo da varie situazioni hanno avuto un unico scopo, quello di andare incontro agli altri, e il risultato finale si è vividamente percepito.
Il concerto ha un’ottima scaletta, che spazia da brani classici ad autori contemporanei, tutti superbamente eseguiti.
Apre la rappresentazione l’opera “Concerto in re maggiore, liuto, archi e b.c. – RV93” di Antonio Vivaldi; si prosegue con “Capriccio” per chitarra di Johann Kaspar Mertz; il brano successivo dà spazio al canto con “Caro mio Ben” di Tommaso Giordani, che continua col coro alpino “A mezzanotte in punto”, mettendo anche qui in risalto le enormi capacità canore degli studenti.
Dopo il coro alpino si torna alla musica strumentale con “Road to Birmingham” di Leon Steward; il brano successivo è “Giga della partita n.2” di J.S.Bach, scelto per mettere in risalto l’assolo di violino; si passa al rivoluzionario chitarrista classico H.Villa Lobos, con “preludio n.3 in La minore”, per poi tornare al classico con Donizetti, col brano “Or che la notte invita”, e ancora con il “Valzer op.69 n.2” di Chopin.
Dalla musica classica si passa allo spiritual “Deep River”, per tornare all’assolo di chitarra di “Asturias” di Isaac Albeniz.
Dopo altre esecuzioni, si chiude con due brani di artisti contemporanei eseguiti con ensemble di archi nel primo, con l’aggiunta di fiati nel secondo, rispettivamente “Halleluiah” di Leonard Cohen e “The lonely shepherd” di James Last.
Quindi, cosa dire? Con questo primo concerto si è senz’altro iniziato un percorso sinergico tra vari mondi: quello dell’associazionismo, della scuola, della musica in quanto tale, e anche quello religioso; mondi già meravigliosi e affascinanti di per sé e con missioni importanti da compiere.
A questo punto ci si augura che sia l’inizio di un cammino nuovo, dove l’amore per l’altro e l’amore per l’arte operino vicendevolmente, in un mondo dove regnerà la solidarietà e dove si capirà che solo uniti si vince, perciò a questo punto rimaniamo in attesa del prossimo concerto.

Luca Isaja

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